martedì 8 gennaio 2013

Petizione Campagneda - raccolta e consegna firme

Vi corredo con queste splendide immagini dell'amico Marino questo post.

Consegneremo le firme il 15, per cui premuratevi di mandarmele via posta, scansionate via email (lemontagnedivertenti@gmail.com) entro il 13.
Per ora la situazione, dopo che ci siamo ulteriormente informati, è che è stata rilasciata autorizzazione x portare i turisti dal parcheggio al rifugio, solo lungo la strada e in giorni prestabiliti.
Parrebbe che le promesse fatte sul sito dei motoslittisti siano false e che se venissero sorprese motoslitte a fare altro basta che uno di noi le fotografi che verrebbero subito revocati tutti i permessi. Per cui tenete aperti gli occhi.
Comunque chiederemo un incontro per fare il punto della situazione, dato che sul giornale era scritto altro, e ribadire le nostre perplessità.

Marino, nella sua gita ha evidenziato che :

Cum gaudium magnum le famigerate motoslitte giacevano inutilizzate all'inizio della carrareccia per salire al Prabello. Wow!
Solo 2 agrituristi/rifugisti sono saliti ammorbando l'aria fina di Campagneda, poca roba comunque tollerabile.












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3 commenti:

  1. Bene, prendo atto della situazione e delle dichiarazioni (informali, e a quanto pare contraddittorie) del sindaco, tuttavia ribadisco di conoscere bene l'analoga questione motoslitte di Madesimo-Montespluga: anche lì, in teoria, le motoslitte non potrebbero/dovrebbero uscire dai percorsi segnalati e concessi, ma chiunque sia stato in zona avrà visto fin dove invece si spingano le tracce - io ne ho viste addirittura in prossimità dei ghiacciai del Tambò e del Suretta, a quasi 3.000 metri e a chilometri di distanza dai suddetti percorsi segnalati, in zone peraltro pericolosissime per i potenziali distacchi di valanghe...

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    1. Condivido, condividiamo in pieno tutte le tue perplessità: sono anche le nostre.
      Vorrei che formalmente venisse stabilito che basta che uno di noi ne becchi uno fuori dal percorso per revoca licenza.
      Vorrei chiedere inoltre che i mezzi venissero dotati di targa visibile con cui identificarli, come accade per le auto e le moto.
      Conosco bene la situazione a Madesimo. Ho scritto in un mio racconto che agli Andossi la pista per le motoslitte era l'unico luogo dove queste non fossero presenti. C'erano tracce fin sulle sponde dello Spadolazzo con pendenze folli.
      Poi, come a Piateda, ne muore qualcuno e chi di dovere, benchè bene a conoscenza della situazione, fa il finto tonto e dice che le motoslitte non dovevano esser lì: ma come? Se le si vede su fin da Sondrio col binocolo, e di notte se ne vedono i fari.
      A parte tutto, mi piacerebbe che quanto dichiarato sui giornali fosse la solita sbrodolata politica del tipo: " Beno è uno scassaminchia incompetente, noi siamo i paladini sia dell'ambiente che degli amanti dei motori". Affermazione fastidiosa, ma che cela la consapevolezza dell'errore commesso (il logo Valmalenco è all'improvviso sparito dal sito) nel prendere decisioni simili, come la delibera fatta per i permessi ai motoslittisti, con tanta superficialità e mancanza di visione turistica.
      +10 motoslitte equivale a -200 ciaspolatori/scialpinisti/famiglie
      oltre ai danni ambientali e d'immagine

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  2. Esatto, Beno - e mi ricordo bene quel tuo racconto!
    A mia volta condivido quanto affermi e soprattutto la parte finale, dal momento che è quello che vorrei proprio mettere in atto, da parte mia: quelli continueranno a perseverare con tale iniziativa anche in presenza di irregolarità (ovvero di fuori pista e quant'altro)? Bene, vedrò di spargere la voce e far che parecchia gente non frequenti più la zona, e scelga altre mete. Mi piange in cuore a dirlo, per quanto ami quelle zone, ma appunto, andare lassù per sentirsi come in centro a Milano mi pare una cosa totalmente folle, e che non centra nulla con qualsivoglia concetto di "montagna", "Natura", "turismo" e altro di affine.

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