Certamente la colata di capannoni che nascondono i fianchi della valle a chi transita sulla SS38 non aiuta, tanto meno il progetto avanguardista che ha visto creare un sentiero ad hoc con punti sosta realizzati con abbondanti gettate di cemento e pitturati con vernice giallo canarino.
Ho visto il primo esemplare di queste "piazzole" lungo la strada dei vigneti che si diparte dalla contrada Madonnina a Montagna in Valtellina. La betoniera stava scaricando calcestruzzo dove normalmente i contadini accatastano il letame: avevo così pensato che fosse un piazzale impermeabilizzato per non fare infiltrare i liquami nel terreno... e invece la mia fantasia non aveva volato abbastanza lontano.
L'ennesima follia volta a sperperare risorse pubbliche abbracciando progetti di pessimo gusto e che nulla hanno a che vedere con territorio in cui sono stati inseriti, regno dei muretti a secco!
Scrive a proposito Marino Amonini: porterà certa la firma di un Archistar il progetto, la direzione lavori e la parcella della fiammante realizzazione approntata a S. Anna, nel cuore dei vigneti, ameno balcone con vista goduriosa sul capoluogo e la media valle con lo strepitoso "front line" dell'Adamello.
Non da meno sarà stato un trust di cervelli fini, se ne contano a mazzi, a pensare, elaborare, convegnare e spantegare sui mass media locali la strategia vincente per far decollare il territorio, la risorsa terrazzamenti, il Patrimonio dell' Unesco invidiato da un quinto dell'umanità (gli altri quattro non pensano, lavorano).
L'eccellenza si dice, il risorsa storica si racconta.
Si stanno piazzando le piazzole per godervi lo spettacolo.
Uno spettacolo!
Correte a vederle, fate presto, si stanno già decomponendo da sole.
Una visione nitida di come l'eccellenza viene trattata, come la si riduce, come la si spreca.
PS Accanto campeggia l'ordinanza comunale che rende la stessa area deposito temporaneo dei vidisciun.
Chissà che l'autocombustione non compia un miracolo.
la solita e triste iniziativa inutile.
RispondiEliminaDa queste parti c'è un'antica riserva di homo stupidis stupidis...
RispondiEliminama gli architetti che hanno progettato queste orrende piazzole non potevano prevedere due cose utili: l'ombra e l'acqua? a chi passeggia fra i vigneti assolati sono due cose che in genere fanno piacere, così come ai contadini che operano nelle vigne, credo... penso in particolare alla piazzola di Montagna, dove con la nuova costruzione si è soppressa la fontana che c'era prima.
RispondiEliminama quelle piazzole sono talmente orribili che il problema dell'ombra si risolve da sè: il sole per non vedere quelle robe si nasconde veloce dietro le nuvole
RispondiEliminaancora una volta il problema è la cultura, intensa in senso alto. In un'epoca in cui la bioarchitettura non solo il delirio di un archietto ecologista, ma che ha al suo attivo migliaia di progetti e a disposizioni una grande varietà di materiali e soluzioni tecniche, bastava forse poco per conciliare "capra e cavoli".
RispondiEliminail punto forse è che prima di incrociare due righe in autocad bisognava studiare, non solo di architettura ma anche di paesaggio, di rapporto con la natura, di sostenibilità...
un progetto retrogrado realizzato, appunto, da homo stupidis stupidis
E dire che con il finanziamento Cariplo al Distretto Culturale qualcosa di buono, utile al territorio e al paesaggio della Valle si sarebbe potuto fare...
RispondiEliminainvece una pura operazione di marketing di improbabile profilo, a beneficio delle solite logiche autoaffossatorie
A Montagna in Valtellina, per fortuna, il buon gusto ha prevalso e si sta coprendo il blocco di cemento in località Madonnina con pietra locale.
RispondiEliminaSperiamo diventi un progetto pilota, un comune virtuoso, come li si definisce adesso, in grado di contagiare gli altri e cancellare ste schifezze gialle!
Sabato 26 ottobre ci sarà l'inaugurazione della via dei Terrazzamenti e sarebbe bello avere tutte le piazzole rifatte con gusto...