Oramai sono un po' di anni che faccio serate, spesso gratuitamente perchè molte associazioni non hanno fondi o perchè comunque ci tengo a parlare degli argomenti che ho preparato.
Tuttavia preparare una serata ha dei costi. Ore di montaggio filmati e presentazioni, per non parlare dell'attrezzatura necessaria a realizzare fotografie e filmati, delle licenze dei programmi ...
Aspetti spesso non tenuti in considerazione quando si reputa alto un preventivo per una conferenza in cui, come siamo soliti fare, curiamo nei minimi dettagli gli audiovisivi proiettati e i contenuti.
Ma, come si sa, questo lavoro, come in generale il lavoro intellettuale, è tenuto di poco conto.
A Piateda siamo arrivati addirittura al paradosso.
In collaborazione con l'amico Marino Amonini, Le Montagne Divertenti ha organizzato una serie di incontri per la comunità.
Il primo dedicato ad Ambria, col contributo oltre che nostro, di Luigi Zani e Maurizio Natali che ha visto una massiccia partecipazione della comunità oltre che delle autorità.
Il secondo incontro è stato col forte alpinista Mario Sertori che ha raccontato di cascate di ghiaccio, mentre il terzo con l'alpinista Oreste Forno che ha presentato le sue famose scalate in terre vicine e lontane.
Tutti gli attori hanno offerto le loro prestazioni a titolo gratuito, ma a questo si è aggiunto un paradosso vergognoso:
il comune di Piateda ha preteso dagli organizzatori 75€ per noleggio sala!!!
Avete capito bene, non solo si è lavorato gratis per un servizio alla comunità, ed agli stessi amministratori che di quelle serate ne potevano fare vanto, ma si è dovuto per di più pagare per la sala comunale!
Il nuovo regolamento, che prevedeva il costo d'utilizzo della sala, è stato approvato dopo che avevamo prenotato la mediateca per l'evento e perciò ne siamo venuti a conoscenza solo quando ci stavamo apprestando ad iniziare il primo incontro.
Si dice che il regolamento sia stato fatto perchè qualcuno utilizzava la sala per iniziative private, così il Comune voleva rientrare nei costi. Ma riteniamo la nostra serie di incontri una cosa privata?
Credevo che l'amministrazione (e - ben intendiamoci - non intendo fare alcuna polemica di carattere politico perchè io di politica proprio non me ne voglio occupare) avrebbe, trascurando inutili formalismi burocratici, subito stracciato quel conto, in segno di buona educazione e di rispetto del lavoro mio e degli altri che eran lì a Piateda per fare un servizio gratuito alla comunità, ma così non è stato.
Guardate questa fattura, che mi incornicerò in ufficio!
A tutte le cose credo che ci sia un limite di decenza e buon gusto e qui siamo andati oltre.
Allucinante!!!! Forse però è lo scopo degli amministratori locali: eliminare qualsiasi iniziativa impegnata in modo che tutti vadano al centro commerciale che, così facendo, potrà rimanere aperto fino alle 23!!!
RispondiEliminaBeh, però non tutti i comuni son così. E per fortuna.
RispondiEliminaQui in valmalenco l'estate è ricca di iniziative legate a montagna e alpinismo. E visti i nomi (ad esempio il grandissimo Hondra), non penso li facciano pagare, anzi dovranno giustamente dargli un congruo rimborso!
Sarà che noi malenchi non abbiamo il centro commerciale a vicino?
Ma quella sera su Ambria non era salito mica a parlare pure il sindaco? Non avete diviso con lui la quota noleggio sala visto che ha utilizzato il microfono?
RispondiEliminaLa prossima volta Beno tenete gli incontri in un capannone!
RispondiEliminatanto di quelli vuoti ce ne sono così tanti che non vi chiederebbero neppure il noleggio pur di vederci dentro qualcuno (:-)))
Sul capitolo cultura l'attuale Amministrazione di Piateda ha cassato tutto.
RispondiEliminaD'altra parte chi vola alto e sogna il "Villaggio Valtellina" con "..casette di massimo due o tre piani, adeguate alla morfologia del territorio (!!!),con una muratura tradizionale, alberghi di piccole dimensioni, negozietti riservati alla vendita di prodotti tipici locali..." vale a dire una pensata da Puffi per un villaggio da Puffi da qualche parte dovrà pure cominciare a raccattare risorse!
non ho parole!
RispondiEliminaIncredibile non riesco neanche a commentare
RispondiEliminaPer la serie: finchè spalmiamo cemento c'è vita!
RispondiEliminaLa Provincia di domenica 10 luglio 2010 annuncia:
IL SINDACO DI PIATEDA LANCIA IL NUOVO "VILLAGGIO VALTELLINA" affermando "La ritengo un'opportunità importante per favorire il turismo nel fondovalle, creare sviluppo al paese e un indotto economico. I turisti di passaggio potrebbero essere invogliati a fermarsi, mentre per gli abitanti il villaggio costituirebbe una bella zona con portici e una piazza".
Turismo in fondovalle, danèè a capeladi, betoniere a pieni giri, piazza e portici stracolmi di tudesch e zukin a sgomitarsi per cumprà tapè e pomm, braschè e macarù de la zentura mica bruscolini come perder tempo in serate culturali!
Ma dai, illusi di LMD, scendete dal figèè!
Frate Francesco e gli stupidi idealisti.
RispondiEliminahttp://www.abriga.it/fvb/showthread.php?t=3047
Ciao Maurizio
Cari amici di “le montagne divertenti” ,
RispondiEliminamentre, come da mia abitudine, navigavo sul vostro sito per organizzare la prossima camminata in montagna, mi sono ritrovato inspiegabilmente questo articolo denigratorio e tendenzioso nei confronti dell’amministrazione di Piateda.
Premesso che non intendo assolutamente fare polemiche e che ognuno ha diritto di esprimere educatamente la propria opinione, mi sento in dovere, viste le inesattezze riportate, chiarire alcuni concetti.
Innanzitutto trovo singolare (per non dire altro) che una questione presentatasi nel mese di gennaio e chiarita via mail con i diretti interessati in data 4 febbraio, venga proposta sul sito il 12 luglio con un chiaro e assurdo riferimento all’ipotesi di costruzione del “villaggio Valtellina” che nulla ha a che vedere con la questione. Mah!!!
Entrando nello specifico, nel mese di Novembre 2010 si è discusso in consiglio e approvato con votazione unanime il nuovo regolamento di gestione dei locali di proprietà comunali tra i quali la sala multimediale.
Il regolamento si è reso necessario anche per evitare di ritrovarsi la sala occupata da privati o gruppi spesso non di Piateda, a volte per incontri loro non aperti alla cittadinanza, senza neanche rientrare delle spese vive sostenute (pulizie, luce, riscaldamento, ecc). Infatti molti si rivolgevano a noi poiché quella di Piateda era probabilmente l’unica sala “gratuita” nel circondario di Sondrio.
Fatte queste doverose premesse, l’amministrazione di Piateda, ha sempre sostenuto e sosterrà sempre l’attività di associazioni e gruppi di cittadini che promuovono eventi culturali e ricreativi; ne sono dimostrazione i numerosi eventi in calendario quali ad esempio Ambria Jazz, Premio Maria Turoldo, Rock and Rodes, serate Cineforum, ecc.
Nel caso specifico è stata prenotata la sala per 3 serate (25€x3=75€) ma non è stato assolutamente chiesto patrocinio né presentato alcun tipo di evento all’amministrazione; quindi è evidente che non possiamo dare ciò che non viene né chiesto né proposto.
Solo a titolo di esempio, in quanto si è svolta nella stessa sala e nello stesso periodo delle vostre serate,mi permetto di citare una manifestazione ha organizzato l’associazione Poiein: il premio di letteratura David Maria Turoldo che ha occupato per ben due giorni la medesima sala multimediale. Oltre a non avere pagato nulla, la nostra amministrazione ha concesso un contributo di € 500 per l’organizzazione della manifestazione. E così è stato per tante altri eventi culturali, ricreativi, sportivi, ecc.
Tutto questo per onor del vero.
Non intendo replicare ai commenti successivi in quanto assolutamente fuori contesto.
Per concludere ci tengo a ricordare che la porta del municipio è sempre aperta, e io sono a disposizione per tutti coloro i quali intendono presentare richieste, portare dei consigli o anche delle critiche, se queste ultime fatte con intento costruttivo e non fini a se stesse.
A tale scopo vi lascio la mia mail agaggi85@vodafone.it
Andrea Gaggi (assessore Comune di Piateda e colui che ha seguito la stesura del regolamento in questione)
Salve Andrea,
RispondiEliminapremesso che dei commenti successivi non ne so nulla, nè assolutamente non so cosa riguardino, rimaniamo in tema.
credo non si possa ricondurre solo ad una nostra inadempienza burocratica il fatto che si sia dovuto pagare quella fattura.
Io sono molto offeso per quello che è successo: ho dedicato ben 5 giorni di lavoro gratuitamente per preparare al meglio questi eventi per la vostra comunità, specialmente per quel che concerne la serata di Ambria in cui pure l'amministrazione di Piateda era presente.
Credo che la serata di Ambria e anche le successive, abbiano dato prova di quanto impegno SENZA ALCUN FINE DI LUCRO è stato messo in gioco da me e dai miei collaboratori e credo davvero di cattivo gusto non aver risolto la spiacevole situazione subito, eliminando quella richiesta di 75€. Fossi stato nella vostra amministrazione avrei stracciato quella fattura invece di spedirla, ma ciò non è accaduto e il problema non sta nei 75€ ma nel gesto che mi ha dimostrato quanto poco per voi sia valso il mio lavoro.
Con ciò mi scuso per aver pubblicato il post se questo conteneva inesattezze,
ma vi vorrei puntualizzare anche io alcune cose:
- le sale comunali in cui ho tenuto attività sono per lo più gratuite o, anche senza richiesta formale, mi sono sempre state concesse in tale modo;
-gli incontri da noi fatti sono stati solo ed esclusivamente a beneficio della cittadinanza, non capisco cosa c'entriamo perciò con le cause che vi hanno indotto a produrre il regolamento;
Non proseguo oltre.
Credo che se non mi sono arrivate scuse per questo fatto paradossale mai arriveranno, e anzi la vostra posizione rimane ferma sul voler mostrare che la legge del Comune si rispetta, anche se questa ha leso chi si è impegnato per la vostra comunità.
Mi spiace della situazione, anche perchè amo Piateda, le sue montagne e la sua gente, ma non sono disposto a essere trattato senza rispetto e stare zitto. E il rispetto non è una regola, una procedura, un cavillo burocratico ma è il buon senso.
Buona giornata,
Beno
"Per la serie: finchè spalmiamo cemento c'è vita!"
RispondiEliminaIn questo contesto di crisi, in particolar modo, se il cemento si spalma bene mangiano tante famiglie e mangeranno anche in futuro (meglio casette che danno lavoro
che capannoni vuoti), di STERILI POLEMICHE IDEALISTE POLITICIZZATE non si mangia e non si vive!
Ciao ragazzi,
RispondiEliminavi chiedo di scrivere commenti inerenti al post e non a una polemica su casette e capannoni e progetti del comune di cui non è stato scritto e di cui gli utenti ed io stesso non ne sappiamo nulla.
Se vogliamo parlare e discutere dell'argomento facciamolo, ma su un altro post... e specialmente, per prima cosa dovete spiegare a me e agli altri utenti di che diamine state parlando!!
Siete veramente assurdi e ipocriti...
RispondiEliminanell'articolo originale c'era un chiaro riferimento al "centro commerciale" però non sapete di cosa si tratta... dopo 11 commenti c'è n'è stato uno contro la vostra idea ed è comparso un moderatore!
è evidente che siete schierati tutti da una parte; voi siete la verità assoluta e tutto il mondo è contro di voi... fate ridere!
Allora, chiariamo subito, il post l'ho scritto io (Beno) e l'ho firmato col mio nome. Col tuo commento anonimo mi vuoi dire che c'è in progetto un centro commerciale a Piateda? Beh, io non ne sapevo nulla perchè di quelle cose non me ne sono certo occupato.
RispondiEliminaTi ripeto: la politica è lontana anni luce dai miei interessi e non mi sono mai nè impegnato nè interessato nelle lotte di potere tra maggioranze ed opposizioni.
Il mio sfogo, che non riguardava il piano urbanistico del vostro Comune, si riferiva al fatto che la gente in generale sta perdendo qualsiasi interesse verso la cultura e purtroppo butta il proprio tempo libero nei centri commerciali. Se non si interviene sostenendo le iniziative che risvegliano l'interesse delle persone si finirà che l'unico interesse nel tempo libero sarà proprio il centro commerciale.
Avendo capito il possibile malinteso ho levato quella frase dal post originale perchè non ho alcun interesse a fare polemica di quel tipo (e del progetto di centro commerciale me lo hai riferito tu con la tua risposta).
Spero che avendo parafrasato la mia opinione ora non sorgano più malintesi.
Rimaniamo sui 75€ che abbiamo dovuto pagare dopo aver lavorato gratuitamente, e facciamo il punto su quello.
Le varie risposte dove si attacca l'amministrazione di Piateda sul Villaggio Valtellina o la si difende, non c'entrano nulla col mio post, ma per mostrare che nulla viene censurato le lasciamo lì a riprova dell'odio che che c'è tra voi utenti anonimi!
Se vuoi confrontarti sui piani urbanistici o sui programmi elettorali devi trovarti un altro interlocutore (scambiatevi magari l'indirizzo email tra voi anonimi), e non insistere a interpretare le mie parole come parte di un gioco a cui ti ho detto non ho intenzione di partecipare.
Non siamo la verità assoluta, ma cerchiamo con la rivista e il nostro impegno di portare avanti i valori in cui crediamo. Non mi sento il mondo contro, anzi tanta gente vicino che vorrebbe vedere, come me e i miei collaboratori, una Valtellina più a misura d'uomo.
Se un uomo crede in qualcosa è giusto che ci lotti. E allo stesso modo credo che sia giusto ed etico che tu ti opponga al mio punto di vista se sei convinto del contrario, però fallo senza accuse di slealtà.
Caro Beno,
RispondiEliminanon è questione di appellarsi a inadempienze burocratiche o altro, era sufficiente una telefonata o un incontro davanti a un caffè in cui si proponeva ciò che si voleva fare.
Non posso andare ogni giorno a vedere chi ha richiesto la sala e a mia discrezione assegnarla gratuitamente o meno, in qualità di amministratore devo giustamente rendere conto ai cittadini e il regolamento serve a definire una linea chiara ed incontrovertibile sulla concessione dei locali di proprietà comunale.
Detto questo, non avendo chiesto patrocinio all’amministrazione ed essendoci un regolamento da rispettare non è possibile “stracciare” la fattura.
Per quanto riguarda il discorso delle sale, ti assicuro che tutti i comuni hanno un regolamento simile al nostro, hanno un tariffario differente a seconda che si è privati o associazioni, poi se l’evento è aperto alla cittadinanza e viene patrocinato dall’amministrazione la sala viene concessa gratuitamente, se nulla viene chiesto ovvio che non può essere concessa la deroga.
È cosi anche per Sondalo dove in questi giorni state facendo la mostra fotografica, conosco bene gli amministratori, hanno ricevuto la vostra proposta (cosa che non è successa a Piateda) e hanno deciso di patrocinare l’evento, anzi se non sbaglio è stata inserita come evento della proloco per potervi concedere la sala gratuitamente.
E’ quello che si fa di norma e anche noi come comune di Piateda abbiamo sempre fatto, ripeto se non si è a conoscenza di ciò che si vuole fare non si può concedere un contributo. Se vado in municipio e dico:”voglio prenotare la sala multimediale per 3 serate”, giustamente l’impiegato verifica la disponibilità e a seconda del tariffario fa la fattura agli organizzatori. Se invece come il 99% delle associazioni fa, si scrivono 2 righe o si chiede un incontro all’amministrazione in cui si dice:”abbiamo intenzione di fare 3 serate su queste tematiche, ci date un contributo (la sala, una mano, o quel che sia insomma..)”, come si è sempre fatto, dato che abbiamo sempre sostenuto queste iniziative, si avrebbe avuto sala gratis e si sarebbe evitato questo teatrino. Non cerchiamo chissà quali risposte ecc, alla base di tutto c’è stata una mancanza di comunicazione.
Anche io oltre al ruolo di amministratore sono attivo in due associazioni e presto la mia opera gratuitamente e senza scopo di lucro, quindi so quali sacrifici e quanto tempo va profuso nell’organizzazione delle varie manifestazioni. Con questo, e credo di poter parlare a nome di tutta l’amministrazione, avete tutta la nostra stima come l’hanno tutti coloro i quali lavorano per rendere più vivi e vivibili i nostri piccoli comuni.
Per chiudere, chiarito (mi auguro) questo malinteso, io ti faccio questo invito: stingiamoci la mano, e compatibilmente ai vari impegni che entrambi abbiamo valutiamo di organizzare, con l’ausilio della neonata ProLoco Piateda, qualche evento che valorizzi le nostre stupende montagne.
Ora ti saluto, oggi e domani abbiamo la sagra al punto verde e lunedì mi aspetta il rifugio Cassandra.
Buona giornata
Andrea Gaggi
Mi permetto di postare qui un mio commento anche se forse ha poco a che fare con la vicenda in questione ed é più una riflessione di ordine generale.
RispondiEliminaA me pare che si faccia appello con troppa facilita' e "spensieratezza" ai finanziamenti dei diversi enti pubblici. Credo che dovremmo avere tutti (cittadini, associazioni ed amministratori) un ragionamento lucido ed un atteggiamento altamente responsabile, in fondo quando si parla di soldi pubblici, si parla di soldi nostri e dell'utilizzo che si fa delle nostre tasse.
Nel caso specifico dell'organizzazione di eventi, l'utilizzo degli sponsor puo' essere una buona mossa per recuperare qualche soldino. Nella mia esperienza professionale (lavoro all'estero in un ente pubblico) ho sempre visto qualche azienda disposta a sponsorizzare in cambio di ringraziamenti pubblici, di un link sul sito web o di gadget lasciati nella sala.
Detto questo, Beno ti conosco soltanto attraverso la tua rivista, ma quello che fate tu e i tuoi collaboratori é davvero eccezionale e di grande valore per la valle, continuate cosi'!
Un saluto
Alice
A nome della Pro Loco Piateda mi permetto di unire a quello di Andrea l'invito dell'associazione e mio personale a Beno, e a tutti coloro che amano le nostre montagne, al fine di organizzare insieme (e non escludo che ciò possa interessare anche a territori limitrofi a Piateda) interessanti iniziative, magari "sul campo" (e non solo in sala), lontano da qualsiasi polemica, politica e non, ma vicino al sussurro delle cime.
RispondiEliminaSaluti
Alessandra Scamozzi